ZOT19 – IL GIALLO DEL BLU SCOMPARSO

Quest’opera intende celebrare lo spettacolo della natura, che ciclicamente nasce, si sviluppa e muore. Per tornare poi ad assorgere a nuova vita.

Il murale si contraddistingue per lo spiccato cromatismo, con tonalità fredde e calde che contrastano tra loro, identificando chiaramente ciò che è stato e quel che sarà.

Già, perché dove ora sorge la strada che costeggia i murales, un tempo erano presenti alcuni alberi, simboleggiati dalle foglie dipinte di blu. I girasoli che si levano maestosi innanzi ai nostri occhi, invece, rappresentano la vita. La nuova vita, enfatizzata dall’omaggio che l’artista rivolge alla celeberrima Creazione di Adamo, affrescata da Michelangelo Buonarroti sulla volta della Cappella Sistina.

I fiori spuntano idealmente fuori dalla lingua di asfalto per riappropriarsi del loro spazio, affermando il giallo in luogo del blu scomparso. E li vediamo inseguire l’apparente moto del sole, alla costante ricerca della luce che consentirà loro di svilupparsi.

Essendo stati metaforicamente forgiati da un’entità divina, i girasoli rappresentano anche il ritorno alla purezza primigenia insita nella natura, scevra dal controllo dell’uomo.

(testo di Andrea Lucente)

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